Visma | Lease a Bike, Wout Van Aert pensa allo scenario con cui può vincere il Fiandre: “L’anno scorso ho avuto uno svantaggio”

Wout Van Aert pensa già ai possibili modi per provare a vincere il Giro delle Fiandre 2026. Il corridore belga quest’anno non è riuscito a contrastare lo strapotere di Mathieu Van der Poel Tadej Pogačar nelle classiche più adatte alle sue caratteristiche, chiudendo in quarta posizione sia il Fiandre sia la Parigi-Roubaix. Il corridore della Visma | Lease a Bike è comunque riuscito a essere protagonista con delle belle vittorie di tappa al Giro d’Italia, sullo sterrato di Siena, e al Tour de France, nella meravigliosa frazione finale di Parigi con il circuito di Montmartre. Per la prossima stagione, però, un obiettivo sarà certamente conquistare una classica monumento.

In un’intervista a Het Nieuwsblad, il classe ’94 ha dichiarato: “Se non credessi di poter vincere il Giro delle Fiandre, forse solo tre corridori al mondo potrebbero farlo. Sarà molto difficile riuscirci, e lo stesso vale per la Parigi-Roubaix, ma rimane un obiettivo logico per la mia carriera. Sono ancora molto convinto di potercela fare. Quindi sì, voglio continuare a inseguire l’obiettivo. Prima di tutto devo credere di poter essere alla partenza a un livello migliore rispetto all’anno scorso. Ci sono tutte le condizioni per essere alla partenza un po’ meglio”.

“Potrei anche avere situazioni di corsa migliori – ha proseguito Wout Van Aert nella sua analisi – L’anno scorso potrebbe essere stato a mio svantaggio che Mathieu fosse un po’ malato e, a giudicare da come è andata, sembrava un po’ sotto il livello di Pogačar. Se Mathieu fosse stato più vicino a lui, penso che si sarebbero neutralizzati a lungo. Spesso lavorano bene insieme, ma negli ultimi dieci chilometri diventa una storia diversa. Per me, lo scenario peggiore era che uno di loro riuscisse a terminare il Paterberg con un grosso gap. Inizialmente io voglio provare a seguire entrambi: magari ci sarà anche un’edizione in cui si guarderanno e a quel punto sarò lì con i primi“.

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